martedì 4 agosto 2015

Cronachette di un viaggio in Europa * Italia, Svizzera, Francia * Passo del Sempione * Montreux * Annemasse

4 agosto 2015

Mentana * Passo del Sempione * Montreux  * Annemasse

Dovremmo partire alle 4:30 ma prima delle 5 non c'è verso di svegliarci, ieri è stata una giornata lunga e i festeggiamenti per i compleanni di Valentina e Luciano si sono prolungati fino a tardi.
 
Pronti per partire
Si stava così bene in giardino a mangiare, ridere, chiacchierare. I regali, poi, sono sempre graditi ma a volte possono sorprendere fino alle lacrime di gioia.
Tra Italia e Svizzera
 
È bello sentirsi amati e coccolati, tra persone che fanno di tutto per fare qualcosa di gentile e carino, qualcosa di bello, un continuo abbraccio di gesti, sguardi, parole dette e taciute perché tanto a volte non c'è neanche bisogno di esprimerle.
 
Una fanatica luna color arancio ha anche fatto capolino tra i Lucretili di un bel blu quasi solsasse.
 
Il confine italiano
Sul tavolo candele e candeline, piatti e bicchieri pieni di genuine prelibatezze.
 
Andiamo a dormire non senza aver prima steso i panni in piena notte e aver finito di preparare quasi tutto.
Il confine svizzero
 
Ovviamente tre o quattro ore di sonno non possono essere sufficienti per affrontare il viaggio per cui, tra una cosa e l'altra, alle 7.30 ci troviamo a casa di Mamma Lucilla e Papà Pietro a fare colazione, portare piantine e ringraziare per la bella serata.
 
Tra Italia e Svizzera
Un abbraccio, bacetti, crostata, limonata, qualche presa in giro per il bagagliaio in stile 'ma era tutto assolutamente necessario' e via! partenza.
 
Non incontriamo troppo traffico sull'autostrada, tranne qualche fila incolonnata di camion e proseguiamo quasi senza soste, se non per una breve pausa fisiologica in autogrill, fino a Saronno.
 
Passo del Sempione
Il confine tra Emilia Romagna e Lombardia è evidenziato da un uniforme grigiore che si avvicenda ad un celeste pallido. Sulla strada vola su di noi una cicogna, bellissima, con le sue lunghe ali e l'eleganza longilinea. L'albergo è una specie di motel squallido e mal frequentato per cui rimontiamo di corsa in macchina, appena fuori da quell'alberghetto a ore ci chiediamo cosa fare.
 
Riusciamo, con il provvidenziale supporto telefonico di Mamma Lucilla e al Servizio prenotazioni di Booking.com a risolvere la questione del dove trascorrere la notte e, con i corpi già indolenziti e stanchi, riprendiamo l'autostrada verso Annemasse.
Tra Italia e Svizzera
 
Ci lasciamo alle spalle brutture, squallori e grigiori per arrivare, non senza aver fatto una piccola sosta benzina e vignette a Domodossola dove finalmente capiamo a cosa si rifersca la 'D' nella sillabazione italiana, alle Alpi Occidentali che si schiudono in fiabeschi paesaggi di maestosa bellezza.
 
Scure rocce frastagliate scolpite da Madre Natura racchiudono la forza del vento, la
Passo del Sempione
leggerezza dell'aria e la durezza dell'ardesia, l'eleganza degli alberi che si innalzano fieri mentre cascate e cascatelle si incuneano in forre e crepacci molto suggestivi. Il sole accarezza coni suoi caldi raggi le nuvolette che sembrano emanare dalla pietra stessa danzando l'eterna meraviglia del movimento perpetuo.
 
Qualche casetta sparsa qui e là, come giochi di bambini in una cameretta disordinata, svela graziosi paesini che si inseriscono briosamente nell'ameno paesaggio.
 
Tra Italia e Svizzera
Le risate sincere e un po' canzonatorie di un gruppetto di avventori della locale osteria e di un trio di ragazze ci fa capire che la confusione dei navigatori satellitari da queste parti è piuttosto normale e i paesani sembrano divertirsi molto al terzo o quarto passaggio della stessa macchina in cui i viaggiatori si chiedono perplessi dove possa mai essere il traghetto tra quelle montagne che sembrano abitare il cielo.
Tra Italia e Svizzera
 
Attraversiamo la frontiera che c'è ma non si vede, chiediamo spiegazioni sulla strada ai doganieri che ci svelano l'arcono del traghetto, a volte è attivo un treno merci che 'traghetta' le auto attraverso la Svizzera. Svalichiamo il Sempione.
 
Tra Italia e Svizzera
Siamo oltre i 2000 metri e le montagne intorno a noi sono immense, giganti con cui si può instaurare un dialogo ma che è meglio non sfidare troppo. E se cominciassimo ad allenarci per riuscire a scalarle queste montagne? Si vedrà, per il momento pensiamo ad arrivare.
Tra Italia e Svizzera
 
I 41 anni di Valentina sono per ora caratterizzati da grandi 'scoperte', ieri i Led Zeppelin oggi le Alpi Occidentali e il Cervino.
 
Non riusciamo ad individuare il Monte Rosa.
 
Tra Italia e Svizzera
La Svizzera è molto graziosa, nel giro di pochi chilometri, o quasi, si passa da paesaggi d'alpeggio con le casette in legno, le tipiche scritte gotiche e le bandierine applicate direttamente sulla facciata, quelle che si vedono nei film insomma, a vallate austere e collinose in cui tutto semba avere una sua esatta collocazione in un ordine che può essere mutato soltanto razionalmente, ad allegri vigneti collinari nella parte francofona dove colorati cartelloni turistici contrastano con la sobrietà delle insegne di attività commerciali, artigiane e produttive.
Tra Italia e Svizzera
 
Ci chiediamo per quale motivo non abbiamo mai sentito parlare del vino svizzero, ci viene spontaneo pensare che, visto che 3 chili di albicocche nei chioschetti, molto ordinati carini con le tendine bianche e rosse, dei coltivatori diretti costano, in offerta, 20 CHF (quindi quasi 20 euro) forse potrebbe non essere idoneo al mercato italiano.
Tra Italia e Svizzera
 
Accendiamo la radio, le canzoni sono quasi tutte in francese, anche nelle radio multinazionali, pensiamo in coro che noi italiani, con la nostra esterofilia, complesso di superiorità che si esprime in una delle più evidenti forme di complesso di inferiorità, siamo proprio tonti, un po' d'amor proprio e patrio ci farebbe bene.
Tra Italia e Svizzera

La lingua francese è sempre più familiare, riconoscibile, ma c'è tanto da studiare.
Brig
 
Alterniamo la radio ai CD del corso di francese, alla musica rock e progressive.
 
Appena avvistiamo le indicazioni stradali per Montreux accendiamo a tutto volume Smoke on The Water dei Deep Purple, aspettavamo da giorni di poter cantare questo pezzo di storia del rock a squarciagola proprio nel luogo in cui è stata creata per una casualità dopo l'incendio causato da un fan di Frank Zappa.
Stiamo arrivando a Montreux....
 
Il lago è grande, frastagliato e alcuni scorci sono fantastici con vigneti a picco sull'acqua, le Alpi a proteggerlo e le casette ordinatissime disseminate nel verde delle colline. Il cielo è quasi viola, non viola profondo ma rosa, grigio plumbeo, violaceo, blu polveroso, gli ultimi raggi della giornata si infiltrano nell'aria fino a raggiungere la superficie dell'acqua. Sconfiniamo di nuovo e arriviamo finalmente ad Annemasse.
...il disco è pronto...
 
Il posto è OK, niente di che ma va bene come base per visistare i dintorni, personale cordiale e gentile, un paio di cambi di stanza per problemini di pulizia, per fortuna abbiamo con noi lo spray detergente, lenzuola e cuscini, risolveremo in qualche modo dopo una bella dormita.
...cantiamo: Smoke on the water...
 
Usciamo ad esplorare il paesino, carino, pieno di localini con prezzi alti per le nostre tasche ma individuiamo comunque un paio di posticini.
 
...and fire in the sky!
I binari ferroviari sono proprio attaccati alla struttura ma il rumore dei treni è minore di quello delle macchine in una qualunque strada urbana.
 
Crolliamo in un sonno profondo senza neanche cenare, Valentina si sveglia più volte sperando in cuor suo che i francesi capiranno prima o poi l'utilità del bidet.

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