Mentana
* Passo del Sempione * Montreux * Annemasse
Dovremmo
partire alle 4:30 ma prima delle 5 non c'è verso di svegliarci, ieri
è stata una giornata lunga e i festeggiamenti per i compleanni di
Valentina e Luciano si sono prolungati fino a tardi.
Pronti per partire |
Si stava così
bene in giardino a mangiare, ridere, chiacchierare. I regali, poi,
sono sempre graditi ma a volte possono sorprendere fino alle lacrime
di gioia.
Tra Italia e Svizzera |
È bello sentirsi amati e coccolati, tra persone che fanno
di tutto per fare qualcosa di gentile e carino, qualcosa di bello, un
continuo abbraccio di gesti, sguardi, parole dette e taciute perché
tanto a volte non c'è neanche bisogno di esprimerle.
Una fanatica
luna color arancio ha anche fatto capolino tra i Lucretili di un bel
blu quasi solsasse.
Il confine italiano |
Sul tavolo candele e candeline, piatti e
bicchieri pieni di genuine prelibatezze.
Andiamo a dormire non senza
aver prima steso i panni in piena notte e aver finito di preparare
quasi tutto.
Il confine svizzero |
Ovviamente tre o quattro ore di sonno non possono
essere sufficienti per affrontare il viaggio per cui, tra una cosa e
l'altra, alle 7.30 ci troviamo a casa di Mamma Lucilla e Papà Pietro
a fare colazione, portare piantine e ringraziare per la bella serata.
Tra Italia e Svizzera |
Un abbraccio, bacetti, crostata, limonata, qualche presa in giro per
il bagagliaio in stile 'ma era tutto assolutamente necessario' e via!
partenza.
Non incontriamo troppo traffico sull'autostrada, tranne
qualche fila incolonnata di camion e proseguiamo quasi senza soste,
se non per una breve pausa fisiologica in autogrill, fino a Saronno.
Passo del Sempione |
Il confine tra Emilia Romagna e Lombardia è evidenziato da un
uniforme grigiore che si avvicenda ad un celeste pallido. Sulla
strada vola su di noi una cicogna, bellissima, con le sue lunghe ali
e l'eleganza longilinea. L'albergo è una specie di motel squallido e
mal frequentato per cui rimontiamo di corsa in macchina, appena fuori
da quell'alberghetto a ore ci chiediamo cosa fare.
Riusciamo, con il
provvidenziale supporto telefonico di Mamma Lucilla e al Servizio
prenotazioni di Booking.com a risolvere la questione del dove
trascorrere la notte e, con i corpi già indolenziti e stanchi,
riprendiamo l'autostrada verso Annemasse.
Tra Italia e Svizzera |
Ci lasciamo alle spalle
brutture, squallori e grigiori per arrivare, non senza aver fatto una
piccola sosta benzina e vignette a Domodossola dove finalmente
capiamo a cosa si rifersca la 'D' nella sillabazione italiana, alle
Alpi Occidentali che si schiudono in fiabeschi paesaggi di maestosa
bellezza.
Scure rocce frastagliate scolpite da Madre Natura
racchiudono la forza del vento, la
leggerezza dell'aria e la durezza
dell'ardesia, l'eleganza degli alberi che si innalzano fieri mentre
cascate e cascatelle si incuneano in forre e crepacci molto
suggestivi. Il sole accarezza coni suoi caldi raggi le nuvolette che
sembrano emanare dalla pietra stessa danzando l'eterna meraviglia del
movimento perpetuo.
Passo del Sempione |
Qualche casetta sparsa qui e là, come giochi di
bambini in una cameretta disordinata, svela graziosi paesini che si
inseriscono briosamente nell'ameno paesaggio.
Tra Italia e Svizzera |
Le risate sincere e un
po' canzonatorie di un gruppetto di avventori della locale osteria e
di un trio di ragazze ci fa capire che la confusione dei navigatori
satellitari da queste parti è piuttosto normale e i paesani sembrano
divertirsi molto al terzo o quarto passaggio della stessa macchina in
cui i viaggiatori si chiedono perplessi dove possa mai essere il
traghetto tra quelle montagne che sembrano abitare il cielo.
Tra Italia e Svizzera |
Attraversiamo la frontiera che c'è ma non si vede, chiediamo
spiegazioni sulla strada ai doganieri che ci svelano l'arcono del
traghetto, a volte è attivo un treno merci che 'traghetta' le auto
attraverso la Svizzera. Svalichiamo il Sempione.
Tra Italia e Svizzera |
Siamo oltre i 2000
metri e le montagne intorno a noi sono immense, giganti con cui si
può instaurare un dialogo ma che è meglio non sfidare troppo. E se
cominciassimo ad allenarci per riuscire a scalarle queste montagne?
Si vedrà, per il momento pensiamo ad arrivare.
Tra Italia e Svizzera |
I 41 anni di
Valentina sono per ora caratterizzati da grandi 'scoperte', ieri i
Led Zeppelin oggi le Alpi Occidentali e il Cervino.
Non riusciamo ad
individuare il Monte Rosa.
Tra Italia e Svizzera |
La Svizzera è molto graziosa, nel giro di
pochi chilometri, o quasi, si passa da paesaggi d'alpeggio con le
casette in legno, le tipiche scritte gotiche e le bandierine
applicate direttamente sulla facciata, quelle che si vedono nei film
insomma, a vallate austere e collinose in cui tutto semba avere una
sua esatta collocazione in un ordine che può essere mutato soltanto
razionalmente, ad allegri vigneti collinari nella parte francofona
dove colorati cartelloni turistici contrastano con la sobrietà delle
insegne di attività commerciali, artigiane e produttive.
Tra Italia e Svizzera |
Ci
chiediamo per quale motivo non abbiamo mai sentito parlare del vino
svizzero, ci viene spontaneo pensare che, visto che 3 chili di
albicocche nei chioschetti, molto ordinati carini con le tendine
bianche e rosse, dei coltivatori diretti costano, in offerta, 20 CHF
(quindi quasi 20 euro) forse potrebbe non essere idoneo al mercato
italiano.
Tra Italia e Svizzera |
Accendiamo la radio, le canzoni sono quasi tutte in
francese, anche nelle radio multinazionali, pensiamo in coro che noi
italiani, con la nostra esterofilia, complesso di superiorità che si
esprime in una delle più evidenti forme di complesso di inferiorità,
siamo proprio tonti, un po' d'amor proprio e patrio ci farebbe bene.
Tra Italia e Svizzera |
La
lingua francese è sempre più familiare, riconoscibile, ma c'è
tanto da studiare.
Brig |
Alterniamo la radio ai CD del corso di francese,
alla musica rock e progressive.
Appena avvistiamo le indicazioni
stradali per Montreux accendiamo a tutto volume Smoke on The Water
dei Deep Purple, aspettavamo da giorni di poter cantare questo pezzo
di storia del rock a squarciagola proprio nel luogo in cui è stata
creata per una casualità dopo l'incendio causato da un fan di Frank
Zappa.
Stiamo arrivando a Montreux.... |
Il lago è grande, frastagliato e alcuni scorci sono
fantastici con vigneti a picco sull'acqua, le Alpi a proteggerlo e le
casette ordinatissime disseminate nel verde delle colline. Il cielo è
quasi viola, non viola profondo ma rosa, grigio plumbeo, violaceo,
blu polveroso, gli ultimi raggi della giornata si infiltrano
nell'aria fino a raggiungere la superficie dell'acqua. Sconfiniamo di
nuovo e arriviamo finalmente ad Annemasse.
...il disco è pronto... |
Il posto è OK, niente di
che ma va bene come base per visistare i dintorni, personale cordiale
e gentile, un paio di cambi di stanza per problemini di pulizia, per
fortuna abbiamo con noi lo spray detergente, lenzuola e cuscini,
risolveremo in qualche modo dopo una bella dormita.
...cantiamo: Smoke on the water... |
Usciamo ad
esplorare il paesino, carino, pieno di localini con prezzi alti per
le nostre tasche ma individuiamo comunque un paio di posticini.
...and fire in the sky! |
I
binari ferroviari sono proprio attaccati alla struttura ma il rumore
dei treni è minore di quello delle macchine in una qualunque strada
urbana.
Crolliamo in un sonno profondo senza neanche cenare,
Valentina si sveglia più volte sperando in cuor suo che i francesi
capiranno prima o poi l'utilità del bidet.
Nessun commento:
Posta un commento