12
agosto 2015
Annemasse
* Sion * Passo del Sempione * Ascona * Lago di Lugano * Lago di Como
* Cernobbio * Pontida * Mozzecane * Valeggio sul Mincio * Borghetto *
Santa Lucia di Valeggio * Mozzecane
Partiamo
poco dopo le 5 di mattina, la macchina stracarica tanto perché
avremmo dovuto evitare di caricarla troppo. Salutiamo la ragazza alla
reception, Claudio ha un impellente bisogno di un bagno, per fortuna
siamo ancora nella struttura.
Si
parte. Sull'autostrada svizzera ridiamo per il macabro annuncio in
cui si invitano gli automobilisti a rispettare gli operai al lavoro,
potrebbero sempre salvarti la vita (!). Evidentemente qui non è
ovvio rispettare la vita degli altri.
Nei
vigneti di Lavaux vediamo un elicottero che sparge zolfo sulle viti
protette dall'UNESCO e la perplessità di Claudio sul mercato di
prodotti agroalimentari svizzeri si manifesta in una fragorosa
risata.
Passiamo vicino a Sion, un suggestivo castello diroccato con un borghetto colorato intorno. Pensiamo con un po' di malinconia che un posto del genere in Italia non sarebbe neanche menzionato sulle carte turistiche.
Passiamo vicino a Sion, un suggestivo castello diroccato con un borghetto colorato intorno. Pensiamo con un po' di malinconia che un posto del genere in Italia non sarebbe neanche menzionato sulle carte turistiche.
Proseguiamo
verso il Passo del Sempione, cerchiamo di individuare il Monte Rosa
ma vediamo soltanto il Monte Leone.
Queste
montagne sono oggettivamente meravigliose, hanno un'energia e una
forza che ci fanno dimenticare all'istante la sgradevole sensazione
di chiusura e la mancanza di monumenti e luoghi davvero interessanti
della ricchissima ma non opulenta Svizzera, il Paese in cui tutto è
celato, forziere autarchico d'Europa in cui guerre e paci vengono
decise da burocrati d'alto bordo.
Appena
passiamo il confine intoniamo l'inno italiano e ci beiamo per una
splendida cattedrale tra le montagne.
Proseguiamo
verso Ascona e il Monte Verità, con delusione enorme ci rendiamo
conto che il fulcro dei moti di liberazione, il luogo dove sono state
sviluppate, create, ideate, immaginate le idee di libertà che hanno
animato tutto il XX secolo e questa parte di XXI secolo che abbiamo
la ventura di vivere è stato trasformato in un alberghetto in
cemento armato brutto e caro.
Attraversiamo
fisicamente il lago di Lugano sull'autostrada costruita nel bel mezzo
dell'acqua e giungiamo sul Lago di Como, ci fermiamo in una piazzetta
di Cernobbio dove mangiamo una pasta mediocre che ci sembra squisita,
ci rilassiamo godendo la bella vista del pittoresco lago di Como.
Non
individuiamo il Resegone perché non siamo su "quel ramo del
lago di Como che volge a mezzogiorno".
Ripartiamo
pieni di orgoglio patriottico ben presto mitigato da un raduno di
leghisti a Pontida.
Arriviamo
finalmente a Mozzecane in una splendida Villa Veneta e ci rilassiamo:
avevamo bisogno di vedere qualcosa di bello, costruito dagli uomini.
Doccia
e cambio d'abito, poi via verso Valeggio sul Mincio e Borghetto.
Nel
Pastificio Remelli ci consigliano un ristorantino in collina dove
mangiamo ai quattro palmenti tortelli squisiti e ci riappacifichiamo
con l'universo creato.
Facciamo
anche amicizia con due persone che, pensa un po', stanno facendo una
ricerca sul Fucino, raccontiamo alcuni aneddoti sulla terra dei
nostri avi.
Torniamo
verso la Villa satolli e felici. Lì un incontro magico e un po'
fiabesco, da storia incantata come si conviene ad un tal luogo ci
tiene svegli fino a tarda sera.
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