28 agosto 2015
Mentana * Narni *
Amelia * Lugnano in Teverina * Baschi * Lago di Corbara * Todi *
Massa Martana * Acquasparta * San Gemini * Mentana
Amelia |
Da molto tempo avevamo voglia di andare a Narni, è a
circa un'ora di macchina. Si può fare.
Prepariamo qualcosa da
mangiare, borsa frigo, la chitarra, il plaid, mappa e navigatore e
partiamo.
Amelia |
È talmente ben conservata nella sua struttura da sembrare un luogo in cui tutto è rimasto al Medioevo, con tanto di torri, case in pietra, piccole piazze e chiesette semplici ed essenziali. Ci spostiamo dunque di qualche chilometro, verso Amelia, che avevamo già visto e ci piace molto.
Amelia |
Amelia |
Le imposte
sono chiuse e la penombra ci è complice. Uno sguardo e poi ci
prendiamo per mano e iniziamo a ballare, goffamente aggraziati, come
forse un tempo facevano i bambini della casata prima di essere
ammessi in società.
Un grande specchio moltiplica all'infinito le
nostre movenze e il piccolo disimpegno si trasforma come d'incanto in
una sala animata da ballerini di altre epoche che si uniscono a noi
in una immaginaria danza guidata dalle note della pianista che forse
non si accorge dei mondi fantastici che le sue veloci dita allenate
stanno generando. O forse sì.
Lugnano in Teverina |
Ridiamo con occhi felici, dopo poco
arriva un gruppetto di turisti richiamati dalla musica e una signora
apre le finestre.
Lugnano in Teverina |
Cercando il teatro
arriviamo in una chiesa, pensavamo fosse chiusa ma il custode con le
chiavi in mano ci fa entrare e ci racconta storie italiane di luoghi
stupendi e amministratori disonesti, di importanti lotte sindacali e
di sindacalisti avidi di denari, di vescovi potenti e di chiese
impacchettate da anni in impalcature affittate, di fiabeschi centri
storici disabitati e senza attività commerciali, del turismo che
non c'è.
La chiesa è piena di spunti interessanti, tra l'altro in
una posizione decisamente impressionante.
Salutiamo, usciamo, andiamo
verso il teatro perfettamente somigliante alla Fenice di Venezia al suo interno ma non lo troviamo, facciamo il giro e ritroviamo la
nostra guida di Amelia che ci indica i luoghi da vedere e ci conduce
verso il teatro.
Camminiamo incantati e poi ci incamminiamo
nuovamente verso la musica.
Lugnano in Teverina |
Riprendiamo la macchina e ci fermiamo a mangiare qualcosa,
Valentina, che aveva precedentemente divorato la pizza in un attacco
di fame dopo quasi cinque giorni di digiuno, prende delle carote
lesse e Claudio pizza e frittura di pesce. Nella rosticceria si
svolge un siparietto che ci fa pensare ad alcuni mentanesi.
Lugnano in Teverina |
Al bar chiediamo il
vino di una casa vitivinicola di quelle parti. Arrivando avevamo
visto le distese di filari, tra cui la vigna discordia. Sicuramente è
un caso ma immediatamente dopo la richiesta cominciamo una
discussione che in quel momento era fuori luogo, fuori tempo, fuori
tema.
Continuiamo la nostra gita con umor fosco.
Attraversiamo
Baschi, borghetto molto grazioso e ci dirigiamo verso il Lago di
Corbara, che non ci ispira molto e proseguiamo verso Todi.
A pochi
chilometri aveva acquistato una villa, ex convento dove pare avesse
dimorato persino San Francesco, Lindsay Kemp e questa gita iniziata
tra fasti di fantasmatiche feste non poteva non avere un collegamento
con il folletto dell'arte teatrale che ha rivoluzionato la
spettacolarità del rock.
Appena arriviamo incontriamo un artista del
legno che ama e preferisce definirsi artigiano. Una lunga
chiacchierata forse stimola Claudio a sviluppare ulteriormente la sua
creatività. Usciamo con l'incanto negli occhi della maestria
artigiana e proseguiamo sul corso disseminato di botteghe artistiche
e artigianali.
Diga, lago di Corbara |
A Massa Martana c'è una grande
piazza e soltanto uomini in giro, sembra una società da paese arabo.
Proseguiamo, andiamo ad Acquasparta, dove pare abbia avuto origine la
stirpe dei Cesi, a pochi chilometri c'è anche un paese col nome
della famiglia del fondatore dell'Accademia dei Lincei, Federico Cesi
che sui nostri monti ha scoperto la scienza.
Non c'è verso di
trovare un posto dove mangiare e il luogo ci evoca altre nazioni,
ricordi così così.
Scopriamo quindi San Gemini, dove c'è una
festa contadina in corso e dove troviamo, in una piccola piazzetta,
un posticino dove mangiare qualcosa.
Tra Lazio, Umbria e Toscana |
Torniamo indietro, con gran sorpresa dei
gestori, increduli che esistessero ancora persone oneste. Mah.
La
piazzetta offre uno spettacolino musicale gradevole e partecipiamo
con i paesani, andiamo via prima della fine e torniamo poi verso
Mentana.
Nessun commento:
Posta un commento