Annemasse
* Gole di Diosaz * Chamonix * Annemasse
È
l'ultimo giorno nella Regione Rodano-Alpi, ci svegliamo in questa
terra di confini labili eppure evidenti più di una cortina d'acciaio
tra l'Europa e il luogo in cui si prendono le decisioni in cui si
gestiscono i soldi, in cui i mondi paralleli si esprimono nelle loro
ruote comunicanti, frose e soltanto in punti stabiliti come le
collisioni tra protoni e accelerati per creare i bosoni di Higgs nel
laboratorio sotterraneo, sì anche quello è celato, c'è ma non si
vede, del CERN.
Andiamo
direttamente verso le montagne, il Monte Bianco ci accoglie con un
sorriso smagliante, forse ha nevicato in quota mentre a valle
pioveva?
Ci
accorgiamo che sentivamo la mancanza di questi monti che sembrano
voler pudicamente esprimere con discrezione la loro maestosità.
Le
Gole di Diosaz sono molto suggestive, le cascatelle ci rinfrescano il
respiro e lo spirito, una passeggiatina ci ritempra il corpo
intorpidito dalla città.
Decidiamo di andare a Chamonix per il
pic-nic, non troviamo posto dove avevamo previsto e ci inoltriamo
verso le rive di un gelido torrente impetuoso che trasporta a valle
il ghiaccio sciolto direttamente dal ghiacciaio del Mont-Blanc, dove
Valentina immerge per qualche attimo i piedi.
Mangiamo e Valentina
crolla finalmente, dopo tanti giorni, in un sonno profondo, grazie al
rumore dell'acqua e all'abbraccio luminoso del bianco monte.
Fino al
brusco risveglio per un 'bonjour' gridato a squarciagola da un bimbo
francese: non ci eravamo accorti di esserci accampati su un sentiero.
Ci alziamo e andiamo verso Annemasse, ci fermiamo per alcune compere,
ripartiamo, carichiamo la macchina e ci prepariamo per la partenza
litigando e dicendocene di tutti i colori, sarà l'energia dei monti?
Forse, certo è che la nostra voglia di esplorare la Francia durante
le vacanze è decisamente passata.
Probabilmente è un luogo
fantastico in cui vivere ma per andare in vacanza preferiamo
l'Italia, è più bella, si mangia meglio e ci piace di più.
Nessun commento:
Posta un commento