22 agosto 2018
Francavilla al Mare * Pescara * Ortona * Francavilla al Mare
* Pescara * Francavilla al Mare
Ci svegliamo intorno alle sette, facciamo colazione,
svolgiamo alcune faccende e ci prepariamo per andare al mare. Arriviamo in
spiaggia non senza aver acquistato il giornale in edicola e aver ricaricato il
telefono in tabaccheria. Trasciniamo il Cam sulla sabbia fine e piantiamo
l’ombrellone vicino alla riva, attraversando un percorso ad ostacoli tra
ombrelloni piantati lì dalla sera precedente da ignoti. L’acqua è calmissima,
trasparente e non freddissima. Sguazziamo felici e poi usciamo leggendo il
giornale a turno. Giulia riesce a stare in piedi da sola, sperimenta la forza
di gravità e l’equilibrio necessario a relazionarvisi senza lasciarsene vincere
ma poi preferisce dedicarsi a creare forme con le mani e a poppare il seno di Mamma
Valentina, che legge il giornale prima di Papà Claudio. Quando è troppo caldo
per rimanere in spiaggia torniamo verso l’appartamento. Prepariamo il pranzo,
mangiamo, ci prepariamo per uscire e Giulia si addormenta per cui restiamo in
casa fino al suo risveglio. Andiamo a Pescara verso le cinque ma non ci sono
eventi al Porto turistico per cui andiamo a fare una piccola gita nella vicina
Ortona, concludendo il percorso di San Tommaso ove l’apostolo sarebbe stato
sepolto dopo una serie di peripezie che inclusero anche l’intervento di
Federico II di Svevia e varie traslazioni, con probabili furti di reliquie,
azioni e colpi di scena degni di un romanzo di fantastiche avventure. Ortona è
molto carina, col Castello aragonese in decente stato di conservazione ornato
da piante di cappero, gli orticelli e i panni stesi, la Passeggiata orientale e
i ricordi di un glorioso passato nobiliare e artistico ma qualcosa ci convince
poco. Per un motivo che non sapremmo definire se non con quel senso di
repressione ed oppressione che si prova spesso nelle terre dominate un tempo dai
Borbone, non riusciamo a sentirci a nostro agio nella cittadina confinante con
Francavilla. Mangiamo nella Ford le polpette preparate da Papà Claudio e Mamma
Valentina e proseguiamo verso Pescara. Il pianto di Giulia dall’alto del suo
Bebèconfort ci fanno fermare per una sosta da Cicco anche se il gelato ci
sembra diverso dal solito e l’atmosfera ci piace sempre meno. Proseguiamo verso
Pescara, troviamo parcheggio dietro l’Aurum, facciamo un aperitivo in un localino
che ci fa aspettare un tempo piuttosto lungo per un prosecco e una tonica. Arriviamo
giusto in tempo per il concerto, Giulia dorme ma si sveglia verso la fine:
sembra contentissima e ovviamente fa innamorare tutti quanti. Papà Claudio
mangia arrosticini e bruschette nell’osteria davanti all’Aurum con la luna che
fa capolino tra le chiome della Pineta dannunziana e torniamo a Francavilla. Ci
addormentiamo stanchissimi.
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