4 agosto 2018
Mentana * Francavilla al Mare
Ci svegliamo presto dopo i festeggiamenti per il compleanno
di Mamma Valentina, una cenetta tra noi. Papà Claudio carica sulla Ford Focus
SW valigie, giocattoli e il nuovo passeggino semileggero Cam. Facciamo colazione
con i Nonni, Giulia sugge dal seno materno il latte necessario ad affrontare il
viaggio e non protesta quando la adagiamo nell’accogliente BebéConfort. L’Abruzzo
ci accoglie nella sua beltà. Troviamo parcheggio abbastanza vicino all’appartamento,
Papà Claudio scarica il portabagagli mentre Mamma Valentina sistema il
contenuto di borse e valigie e Giulia prende confidenza con lo spazio. Cerchiamo
di mangiare qualcosa, prepariamo verdure dell’orto, carne di Oscar, minestrine,
tonno ma Giulia disdegna qualunque proposta di cibo, probabilmente provata dal
caldo afoso e dal viaggio. Mamma Valentina si rifocilla e poi si sistema per la
poppata che Giulia chiede in modo insistente e piuttosto teatrale. Nel primo pomeriggio
usciamo. Ci rechiamo prima al Lido Pareso, dove avevamo prenotato un posto in
prima fila, che però sarebbe al centro della spiaggia, prima di varie ‘palme’,
e disdiciamo pagando una piccola penale ma riottenendo una parte dell’acconto. La
sistemazione tra file di lettini non ci sembra adatta al clima torrido di
questi giorni o forse proprio al nostro carattere. Torniamo dunque verso l’appartamento
per munirci di un ombrellone. Papà Claudio ritiene sia il caso di acquistarne
uno di ‘nuova generazione’, cosa che facciamo senza indugio. Ci dirigiamo verso
la spiaggia libera, Giulia si diverte a giocare con la sabbia, facciamo conoscenza
con alcune persone anche grazie ad una palla bianca e rossa che pubblicizza una
nota catena di negozi di mobilio. L’aria è densa di umidità e di afa ma vicino
alla riva si riesce a respirare e Giulia sembra riprendersi un po’. Papà
Claudio monta l’ombrellone, stendiamo il telo Decathlon e gli asciugamani liparoti,
giochiamo, chiacchieriamo amabilmente di Mazzini, Giovine Italia, geopolitica
internazionale, arte e questioni di politica generale con delle persone
simpatiche mentre Giulia fa subito amicizia con bambini più grandi di lei, che
riesce ad incantare col suo sorriso. Loro la accettano nonostante la evidente
differenza di età, non c’è bisogno di parole, si riconoscono e comunicano a modo
loro. Mentre gli adulti discettano di peace keeping e peace enforcing, i bimbi giocano
la pace, creandola nella pratica della semplicità. Entriamo in acqua, abbastanza
calda, con qualche difficoltà iniziale risolta dalla presenza di Papà Claudio,
Giulia non vuole saperne di nuotare con Mamma Valentina e sembra non capire
come relazionarsi al mare ma poi, appena suo papà la sprona cancella il broncio
mammone dal suo visetto e si diverte. Torniamo dunque verso l’appartamento,
mangiamo, o quasi, quindi andiamo verso il Pontile Sirena per il concerto del
gruppo Le Vibrazioni, non senza una sosta in gelateria, che Giulia apprezza particolarmente
e finalmente mangia qualcosa. La piazza è transennata e organizzata in modo da
consentire l’entrata e l’uscita del nutrito pubblico, la calca è però eccessiva
per Giulia e Mamma Valentina, passeggiamo dunque sul pontile, dove la frescura
della brezza serale ci fa respirare un po’, facciamo un giretto e ci godiamo il
concerto discutendo di musica e industria culturale sulla spiaggia. Giulia si
addormenta nello Stokke, col seno di Mamma Valentina tra le labbra. Bambini danzano
esplorando il mondo marino. Chiacchieriamo di massimi sistemi e torniamo verso l’appartamento
non senza una sosta intermedia da Cicco. Ci addormentiamo stremati dalla
stanchezza e dal sonno.
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