martedì 21 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Pescara * Francavilla al Mare



21 agosto 2018

Francavilla al Mare * Pescara * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle sette intontiti dal viaggio di ieri e da una lieve scossa di terremoto che si è sentita fin qui. 
Aurum, Pescara

Ci prepariamo, prendiamo l’ombrellone, carichiamo teli mare nella comodissima borsa Benetton, Pampers e altri ammennicoli nella rete sotto il passeggino leggero CAM e ci incamminiamo verso la spiaggia, fermandoci in edicola per acquistare i giornali. 

Il mare è calmo, nel corso della mattinata si agita un po’, giusto per darci la possibilità di giocare con le onde. Rimaniamo più a lungo del solito, godendo la frescura della brezza marina. Giulia sembra molto interessata a guardare gruppi di bimbi che creano castelli, dighe, fortini e laghi artificiali sul bagnasciuga, Mamma Valentina le insegna a fare piccoli cumuli di sabbia con le mani. Facciamo un paio di bagni, di cui uno piuttosto avventuroso. 
Aurum, Pescara

Lasciamo che il sole ci accarezzi dolcemente riverberando i suoi raggi tramite la rena finissima. Mangiamo una grattachecca portata direttamente davanti agli ombrelloni con un freezer su trabiccolo cingolato, cosa che ci dà tanto l’idea di estate e che però ci farà saltare il consueto gelato da Cicco per evitare un eccessivo accumulo di calorie e zuccheri. Torniamo verso l’appartamento con una bella sensazione di rilassamento. 

Papà Claudio mangia con gusto il brodo di carne mentre Mamma Valentina e Giulia preferiscono assaporare qualcosa di più delicato e adatto alla stagione. Dormicchiamo fino al pomeriggio, dunque andiamo Pescara. 

Cerchiamo invano di prendere il bus, carichiamo il necessario sulla Ford Focus SW e ci dirigiamo verso l’Aurum, la Fabbrica delle Idee, inizialmente lido Kursaal e poi distilleria abbandonata, divenuto luogo di cultura dopo un restauro di una decina di anni fa. 

Pineta dannunziana, Pescara
Ci fa da Cicerone un italo-canadese, Giulia si diverte a sperimentare i vari effetti della voce quando si accorge che c’è un’acustica differente e non riesce a trattenere una sonora risata appena scorge un pianoforte su cui, inevitabilmente, pone le delicate manine con un’emozione difficilmente descrivibile. 

Mamma Valentina e Papà Claudio cominciano a pensare al costo di uno strumento di tal fatta e giungono alla conclusione che, per il momento, andrà benissimo il piano nella biblioteca comunale e la tastiera di Papà Claudio. Proseguiamo il nostro giro nella Pineta dannunziana, col laghetto che, per inspiegabili motivi, a Mamma Valentina evoca l’enorme Lago Ontario. Torniamo a Francavilla dopo aver fatto un po’ di spesa ed esserci informati sul concerto della sera, che però non vediamo perché Giulia si addormenta e Mamma Valentina e Papà Claudio svolgono alcune faccende.

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