domenica 26 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Pineto * Roseto degli Abruzzi * Casal Thaulero e dintorni * Teramo * Francavilla al Mare


26 agosto 2018

 Francavilla al Mare * Pineto * Roseto degli Abruzzi * Casal Thaulero e dintorni * Teramo * Francavilla al Mare

Colline abruzzesi
Ci svegliamo verso le sette, ci prepariamo e usciamo per andare in spiaggia. In edicola incontriamo una persona con cui avevamo chiacchierato di politica internazionale ma, con gli occhiali e tutta vestita, non la riconosciamo, lei, ovviamente, ci rimane male, incomprensioni estive. 

In edicola cerchiamo articoli su Lindsay, salutare un artista geniale che sa rendere meraviglioso e fantastico qualunque momento dell’esistenza non è semplice, evidentemente. 

La fantasia è una dote rarissima e lui sapeva stimolarla anche in chi non aveva idea di poter sognare ad occhi aperti, di conoscere quelle dimensioni ulteriori dell’immaginazione, della libertà e della bellezza. 

Colline abruzzesi
Lindsay aveva occhi per vedere e orecchie per ascoltare, riusciva a far danzare spiriti e corpi, attualizzando il mistero teatrale in un gioco perpetuo e raccontare tutto ciò dev’esser molto difficile, seppur comprenderlo intimamente sia tanto semplice quanto lasciarsi incantare dal sorriso felice di un bimbo che ti invita a guardare le nuvole e scorgere in esse mondi di forme e colori. 

In spiaggia Mamma Valentina non riesce a trattenere le lacrime mentre Papà Claudio e Giulia affrontano le onde del mare leggermente increspato dal vento che prelude al temporale. 
Colline abruzzesi

Chiacchieriamo con una famiglia di Pompei di politica italiana criticando alacremente il governo e i politicanti nel loro complesso in una disamina feroce che salva soltanto il Primo Ministro del Canada Justin Trudeau e il Capo di Stato vaticano Papa Francesco I Begoglio. 

Ci salutiamo e torniamo verso l’appartamento col vento che stravolge la tranquillità delle strade francavillesi. 

Colline abruzzesi
Mangiamo, dormicchiamo, studiamo e usciamo per andare a fare la spesa. Idea che cambiamo in corso d’opera perché abbiamo voglia di continuare ad esplorare questa parte d’Abruzzo e per la quantità di automobili che affollano i centri commerciali e i megastore in una giornata piovosa. 

Arriviamo a Pineto, parcheggiamo la Ford ma non possiamo vedere, se non dall’esterno, la torre del Borsacchio e la pineta per una pioggia obliqua, quasi olandese che coglie Mamma Valentina e Papà Claudio impreparati e impropriamente svestiti anche se Giulia è, ovviamente, ben coperta e protetta. 
Teramo

Dopo aver acquistato un maglioncino in ipersaldo risaliamo sulla Focus SW che avrebbe decisamente bisogno di una bella lavata e proseguiamo verso Roseto degli Abruzzi, decidiamo dunque di spostarci verso l’entroterra. 

Teramo
Le colline dolcemente aspre ci incantano nella loro bellezza, il nostro sguardo si bea della bellezza vivace in un orizzonte ondoso, marino, collinoso e montano al contempo. 

Un arcobaleno fa capolino tra le nubi e il mare. 

Proseguiamo cercando un bar ma non ne troviamo e andiamo a Teramo. 

Teramo
Abbiamo un po’ di difficoltà a parcheggiare, la città è pressoché vuota, qualche bar rimane aperto, una panineria, qualche pizzeria. 

Decidiamo di mangiare in un ristorante giapponese blasonatissimo, usciamo con la pancia e le tasche vuote ma tanta allegria. 

Torniamo verso Francavilla al Mare senza troppe difficoltà mentre Giulia dorme beata, dopo una cospicua poppata, sul Bèbèconfort. 

Mamma Valentina, dopo un’altra poppata giuliesca, fa un paio di spuntini notturni nonostante il frigo vuoto e ci addormentiamo stanchissimi.

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