venerdì 17 agosto 2018

Cronachette di un viaggio in Italia. Francavilla al Mare * Sambuceto * Manoppello * San Valentino in Abruzzo Citeriore * Abbateggio * Caramanico Terme * Salle * Tocco da Casauria * Francavilla al Mare


17 agosto 2018

Francavilla al Mare * Sambuceto * Manoppello * San Valentino in Abruzzo Citeriore * Abbateggio * Caramanico Terme * Salle * Tocco da Casauria * Francavilla al Mare

Ci svegliamo intorno alle sette, svolgiamo alcune faccende domestiche e andiamo in spiaggia, passando prima in edicola per acquistare il giornale. Il mare è increspato dalle onde e una leggera brezza rinfresca l’aria. Giulia gioca tra il timoroso e l’emozionato con il nuovo elemento, rassicurata dalle braccia paterne. Torniamo sulla sabbia e Giulia inizia a giocare con Andrea e Daniele, due bimbi conosciuti lì per lì i cui genitori, Giada e Francesco, sembrano contenti della nuova conoscenza. Torniamo verso l’appartamento, mangiamo e ci prepariamo per andare verso le montagne. Saliamo sulla Ford Focus e facciamo una sosta all’Auchan di Sambuceto per acquistare pannolini in offerta che però non ci sono e scarpine di pezza. Papà Claudio si incastra una mano nel Cam dopo aver preso in giro due persone che stavano evidentemente cercando di risolvere un problema meccanico ad un’altra Ford. Proseguiamo la nostra gita e ci troviamo, dopo una serie di deviazioni frittolesche, a Manoppello, nel Santuario del Volto Santo, luogo particolarmente importante per i cattolici in quanto custodisce ciò che per la Chiesa Cattolica Romana è la dimostrazione pratica della resurrezione del Cristo, che nascendo a nuova vita, avrebbe impresso la luce del suo volto su un tessuto idrorepellente. Entrando è più che evidente che il posto è particolarmente importante per i cattolici, Mamma Valentina sente quasi di disturbare scattando alcune foto senza flash. Donne sgranano rosari, moderni confessionali sono aperti a tutte le ore e in varie lingue, marmi, ori, statue e stucchi testimoniano una profonda devozione e un bisogno di lavare gli umani peccati, guadagnando sempiterna gloria, tramite opere dispendiose. Papà Claudio, seppur molto impressionato dalla reliquia, ha la sensazione che non vi sia religiosità, Mamma Valentina ha la dimostrazione pratica, se ve ne fosse bisogno, della falsità e ipocrisia religiosa in cui tutto le sembra il contrario di ciò che viene predicato. I fasti, i mercanti nel tempio, il bisogno di un pezzo di stoffa per vivere la propria spiritualità e per credere nella luce e nella meraviglia della vita, tutto ciò le sembra fasullo e poco corrispondente a quella ‘verità rivelata’ tanto importante per i religiosi. Il santuario è comunque molto importante per la cristianità e la simbologia che testimonierebbe molto bella e piena di gioia. Al contrario della Sindone, che affermerebbe il dolore della morte, e della veronica del calvario, associata alla sofferenza, il Volto Santo di Manoppello sarebbe testimonianza di luce, nascita e rinascita, di vita e di amore eterno, di assoluto misticismo nell’illuminazione meditativa nell’eternità della perfezione. Un simbolo di gioia e amore tra i tanti di sofferenza e martirio della religione cattolica. Proseguiamo il nostro giro tra campagne e colline puntellate di paesini, ognuno con la sua storia e la sua identità, talvolta tragicamente legata all’emigrazione di massa e, in questa zona, alla strage di Marcinelle, in Belgio. La Majella protegge e coccola anse e vallate, vigneti che si insinuano tra i calanchi alle sue pendici. Senza fermarci attraversiamo San Valentino in Abruzzo Citeriore e Abbateggio fino ad arrivare, per strade in condizioni migliorabili, a Caramanico Terme, dove acquistiamo cipolle, pane, ferratelle, pangrattato, pizza bianca e mangiamo un gelato ispirato al parco. Torniamo sulla Ford Focus e arriviamo al castello semidiroccato di Salle, che a Mamma Valentina fa inevitabilmente pensare al palazzotto di Don Rodrigo. Concludiamo la nostra gita a Tocco da Casauria, paese natio di Michetti, il pittore francavillese di adozione carissimo amico di D’Annunzio. Mangiamo un pezzo di pizza nella pizzeria ‘Da Giulia’ e torniamo a Francavilla. Non facciamo in tempo ad assistere al concerto in piazza.

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